Population Health Management: perché serve oggi

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Un modello necessario per una sanità predittiva, sostenibile e integrata

Telemedicina e Telemonitoraggio con POHEMA_Gpi

Un contesto sanitario che impone un cambiamento

La sanità italiana sta affrontando sfide sistemiche:

  • invecchiamento della popolazione;
  • aumento della cronicità;
  • carenza di personale sanitario;
  • pressione crescente su ospedali e pronto soccorso.

Si stima che circa 24 milioni di italiani convivano con almeno una patologia cronica. Di questi, una parte significativa ha bisogni assistenziali complessi e frequenti ricoveri. Le malattie croniche rappresentano già oggi la principale voce di spesa sanitaria e una delle prime cause di mortalità.

In questo scenario, il modello di cura, centrato sull’ospedale e sull’intervento in fase acuta, mostra tutti i suoi limiti. È necessario anticipare i bisogni, ridisegnare i percorsi di presa in carico e rafforzare il territorio.

🗝️ Il Population Health Management (PHM) rappresenta la risposta più concreta a queste esigenze.

Che cos’è il Population Health Management

Il PHM è un approccio strategico per la gestione proattiva della salute della popolazione che integra:

  • analisi dei dati;
  • stratificazione del rischio;
  • interventi personalizzati;
  • coordinamento dei servizi sanitari e socio-sanitari.

🎯 L’obiettivo è duplice: migliorare la salute e la qualità della vita delle persone, ottimizzare l’uso delle risorse pubbliche e professionali.

I pilastri operativi del PHM

Analisi dei dati e stratificazione della popolazione

Il primo passo è l’uso intelligente dei dati per segmentare la popolazione in base al profilo di rischio. Questo consente di:

  • individuare gruppi omogenei (basso, medio, alto rischio);
  • anticipare i bisogni assistenziali;
  • orientare risorse e interventi in modo mirato.

📊 La stratificazione permette interventi tempestivi e mirati, prevenendo complicanze ed evitando ricoveri evitabili.

Percorsi integrati e personalizzati

Una volta identificati i bisogni è essenziale costruire percorsi di presa in carico su misura che coinvolgano:

  • medico di medicina generale;
  • specialisti e infermieri di comunità;
  • servizi sociali e caregiver.

 ⚕️ Un approccio multidisciplinare, continuo nel tempo, che supera la frammentazione tra ospedale, territorio e domicilio.

Il coinvolgimento attivo del paziente

Il PHM valorizza l’engagement del paziente attraverso:

  • educazione terapeutica e strumenti digitali;
  • supporto all’autogestione;
  • canali di comunicazione diretta con il team di cura.

🧭 Un paziente attivo è più aderente alle terapie e partecipe del proprio percorso di cura.

Perché il PHM serve oggi

Il PHM consente di:

  • ridurre la pressione sugli ospedali, agendo prima che la situazione si complichi;
  • aumentare l’equità di accesso, intervenendo dove i bisogni sono più critici;
  • rafforzare la medicina di iniziativa, spostando l’attenzione dalla cura alla prevenzione;
  • ottimizzare la spesa, evitando duplicazioni, sprechi e trattamenti inappropriati.

I benefici del PHM per sistema, operatori e cittadini

Il Population Health Management genera valore su tre livelli:

  • per i cittadini, che ricevono cure più vicine, coordinate e adeguate al proprio profilo di rischio;
  • per i professionisti, che lavorano su basi comuni, con dati condivisi e obiettivi misurabili;
  • per il sistema, che migliora la sostenibilità, riducendo accessi impropri e migliorando gli outcome.

Il ruolo delle tecnologie digitali e dei dati

Dati integrati e strumenti predittivi

L’analisi dei dati è il cuore del PHM e consente di

  • profilare la popolazione;
  • prevedere eventi clinici;
  • guidare le decisioni sanitarie e strategiche.

🔄️ L’integrazione delle fonti (territorio, ospedale, domiciliarità) è fondamentale per ottenere una visione unica e aggiornata.

Telemedicina e monitoraggio remoto

La La telemedicina rende possibile la presa in carico continuativa anche a domicilio. Il PHM si arricchisce così di:

  • televisita e teleconsulto;
  • rilevazione da remoto dei parametri clinici;
  • attivazione di alert e follow-up automatici.

Questi strumenti aumentano sicurezza, tempestività e aderenza.

Interoperabilità e sicurezza

Per essere efficaci le piattaforme di PHM devono essere:

  • interoperabili con sistemi regionali e nazionali (EHR, FSE);
  • conformi al GDPR e ai principi di privacy by design;
  • accessibili da parte di pazienti e professionisti.

GPI e POHEMA: una piattaforma concreta per il PHM

GPI ha sviluppato POHEMA, una piattaforma modulare e certificata per il Population Health Management che include:

  • motori di stratificazione e analisi epidemiologica;
  • cruscotti direzionali per la governance;
  • workflow clinico-assistenziali integrati;
  • moduli per telemedicina e monitoraggio da remoto;
  • interfacce per pazienti e professionisti sanitari.

✅ POHEMA è già attiva in più Regioni italiane – tra cui Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Valle d’Aosta, Umbria, Marche, Sardegna, Basilicata, Campania e Sicilia – e rappresenta un riferimento nei progetti del PNRR per la sanità territoriale e la telemedicina.

PHM e sanità pubblica: un cambio di paradigma già in atto

Il Population Health Management rappresenta un’evoluzione concreta dei modelli di presa in carico, necessaria per affrontare la complessità della sanità contemporanea.
È un approccio che consente di agire in modo più informato, coordinato e sostenibile, migliorando sia l’efficacia degli interventi sia l’equità nell’accesso alle cure.

GPI, attraverso la piattaforma POHEMA, mette a disposizione delle Regioni e delle organizzazioni sanitarie soluzioni già operative, capaci di accompagnare le trasformazioni richieste dalle nuove strategie nazionali.
📌 Un’opportunità concreta per rafforzare la continuità assistenziale, valorizzare i dati e costruire una sanità più vicina ai bisogni reali delle persone.