Il 12 e 13 dicembre Trento ospiterà il workshop internazionale Personal Health Records and patient-oriented infrastructures , organizzato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento e della Fondazione Bruno Kessler. Il board di questo appuntamento di riferimento per i maggiori studiosi di E-Health degli Stati Uniti e dell’Unione Europea ha accettato la proposta di paper “From PHR to NHR? An UCD challenge” sottoposta dal Centro Ricerche GPI.
Manuela Corradi, Jovan Stevovic, Dario Betti, Annamaria Chiasera e Stefano Bussolon discuteranno di come gli ultimi cinque anni abbiano visto in molti paesi dell’UE la realizzazione delle prime infrastrutture di cooperazione applicativa in ambito sanitario, con l’obiettivo di consentire lo scambio di dati fra sistemi quali EHR (Electronic Helth Record: cartella clinica ospedaliera) ed EMR (Electronic Medical Record=cartella clinica del medico).
Una sfida molto interessante è posta dall’inedito affacciarsi a queste infrastrutture di cooperazione applicativa dei sistemi PHR (Personal Health Record=cartella sanitaria del cittadino). Assistiamo infatti, almeno nel contesto europeo, ad un cambio di scenario: se finora sistemi quali da una parte EMR ed EHR e dall’altra PHR sono nati e cresciuti separatamente, oggi si può cominciare a parlare di NHR (Networked Health Record) come risultato ultimo a tendere della ‘fusione’ di EMR, EHR e, appunto, PHR.
Questa prospettiva apre una serie di rilevanti questioni, che lo studio di GPI affronterà proponendo una serie di metodi che possono essere adottati nelle varie fasi di design della fusione della PRH nella NHR.
Per maggiori informazioni: d ario.betti@gpi.it
(UCD=User-centered design)
