Il Ministro Urso visita Intacture

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Il primo data center d’Europa in una miniera attiva prende forma

Ministro Urso Intacture

Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, questo pomeriggio ha visitato lo stabilimento di Tassullo per conoscere da vicino il cantiere del Data Center del Progetto Intacture. Situato all’interno delle gallerie di Dolomia dell’azienda, Intacture è il primo data center in Europa situato all’interno di una miniera attiva, concepito per ridurre il consumo di suolo e massimizzare l’efficienza energetica. L’interesse del Ministro sottolinea il valore di un’iniziativa che dimostra come sia possibile coniugare innovazione tecnologica, sostenibilità e valorizzazione del territorio.

Il Ministro Urso, ha dichiarato “Una delle principali attività del passato – l’estrazione mineraria, che ha contribuito allo sviluppo industriale del nostro Paese – si trasforma in un’infrastruttura del futuro: un data center, custode delle risorse più preziose della nostra epoca. Oggi, infatti, le nuove “miniere” non contengono più materie prime, ma dati e informazioni, elementi fondamentali che, grazie all’intelligenza artificiale e alla meccanica quantistica, possono essere utilizzati al meglio per lo sviluppo tecnologico, a beneficio delle nostre imprese e dei nostri cittadini. È particolarmente significativo che qui trovino spazio anche le eccellenze del Made in Italy, come il vino, le mele e il formaggio, prodotti simbolo della nostra tradizione agroalimentare, accanto alle tecnologie più avanzate. Questo connubio tra storia, identità e innovazione rappresenta una nuova, grande sfida per il nostro Paese: governare il futuro attraverso la ricerca, l’intelligenza artificiale e i data center.
L’idea di far convivere, in un unico progetto, la memoria del passato e la spinta verso l’innovazione assume un valore ancora più rilevante se si considera che questa iniziativa è stata realizzata grazie alle risorse del PNRR. È proprio questo il salto di qualità che possiamo e dobbiamo compiere”.

Il cantiere di Intacture continua ad avanzare con decisione, trasformando un’idea ambiziosa in una realtà sempre più concreta. Dopo oltre otto mesi di lavori, le attività di scavo si sono concluse, liberando gli spazi sotterranei destinati all’infrastruttura digitale e realizzando il grande fornello verticale che collegherà uffici e impianti con le sale dati ipogee. In totale, sono state movimentate circa 40.000 tonnellate di Dolomia, successivamente reintegrate nel ciclo produttivo dell’azienda, a conferma di un approccio votato all’economia circolare. Nel frattempo, la costruzione delle strutture interne procede a ritmo serrato: la pavimentazione delle sale dati e la realizzazione dei sottoservizi segnano il progressivo consolidamento di un’opera ingegneristica che vede l’80% dei suoi ambienti svilupparsi sottoterra.

L’evoluzione di Intacture dimostra come un’infrastruttura possa integrarsi nel territorio senza comprometterlo. L’approccio ipogeo riduce il consumo di suolo e massimizza l’efficienza energetica, mentre il riutilizzo degli spazi scavati apre nuove prospettive per l’industria digitale. Un esempio concreto di come innovazione, sostenibilità ed economia circolare possano convergere, trasformando un’esigenza tecnologica in un’opportunità per il futuro.

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