Liste d’attesa più trasparenti: cosa cambia con la PNLA

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Le tecnologie GPI supportano le Regioni nella sfida dell’accesso alle cure

Liste d’attesa più trasparenti: cosa cambia con la PNLA

È online la prima versione della Piattaforma Nazionale per le Liste di Attesa (PNLA): un passo avanti importante verso una sanità più trasparente, equa e accessibile. Ma rendere visibili i dati è solo l’inizio. Per trasformare numeri e priorità in percorsi di cura più efficienti servono strumenti evoluti di gestione, analisi e pianificazione.

PNLA: il cruscotto pubblico per orientarsi tra tempi e priorità

Nata per volontà del Ministero della Salute e alimentata dai dati regionali, la PNLA raccoglie informazioni sulle attese per visite ed esami, classificate per priorità clinica.
Oggi consente di:

  • conoscere i tempi medi di attesa per diverse prestazioni, anche urgenti;
  • confrontare classi di priorità (U – urgente, B – breve, D – differibile, P – programmata);
  • avere una panoramica dell’offerta istituzionale, in attesa dell’integrazione futura con l’attività libero-professionale intramuraria (ALPI).

La visione è chiara: abilitare cittadini, operatori e responsabili a prendere decisioni consapevoli e a individuare criticità sistemiche o buone pratiche organizzative. E in questo scenario, le soluzioni digitali di GPI sono strumenti concreti per rendere i processi più efficienti e orientati al bisogno.

Dove il sistema rallenta: tempi superiori agli standard

I primi dati mostrano un sistema sotto pressione: prestazioni urgenti che superano il limite delle 72 ore, visite specialistiche differibili che sfondano la soglia dei 30 giorni. Il quadro è disomogeneo, con significative differenze tra territori e strutture.
Il dato medio oggi rappresenta solo la punta dell’iceberg: per governare le liste d’attesa serve un approccio più strutturato e predittivo.

Come GPI supporta le Regioni nell’affrontare la sfida

Disporre dei dati è solo il primo passo. A fare la differenza è la capacità di trasformarli in informazioni utili e integrarli nei processi per ottimizzare il sistema. Le soluzioni GPI, nate per accompagnare l’evoluzione digitale della sanità pubblica, abilitano concretamente le organizzazioni a:

  • Gestire i flussi in modo intelligente
    Con sistemi avanzati di prenotazione CUP e agenda centralizzata, personalizzabili in base alle classi di priorità clinica, che consentono una gestione efficace delle disponibilità.
  • Monitorare e analizzare i tempi reali
    Grazie a cruscotti analitici e motori di reporting, integrabili con i dati regionali, è possibile analizzare scostamenti, trend e carichi di lavoro per programmare correttivi in modo proattivo.
  • Ottimizzare la presa in carico
    Con moduli intelligenti per il governo delle liste d’attesa che permettono di valutare alternative, gestire ripianificazioni, inviare alert automatici e attivare piani straordinari di recupero.
  • Favorire l’equità nell’accesso
    Grazie a piattaforme per il monitoraggio trasparente di ogni prestazione che contribuiscono a evitare squilibri tra domanda e offerta.

PNLA e oltre: verso una sanità più predittiva e centrata sul cittadino

La PNLA è un primo passo. Quando sarà completata l’interoperabilità con le piattaforme regionali, il valore dei dati sarà, a tutti gli effetti, una leva strategica fondamentale per la programmazione.

Dall’analisi al governo – non solo delle priorità – la vera innovazione si gioca sulla capacità delle organizzazioni sanitarie di rispondere con precisione e tempestività ai bisogni di cura.

Con GPI, l’innovazione digitale diventa un alleato concreto per una sanità più accessibile, equa e sostenibile.