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NOI PER L’AMBIENTE

Ridurre al minimo l’impatto delle nostre attività, ovunque operiamo

Siamo nati in un territorio, il Trentino, dove la natura è rispettata per vocazione. Il nostro impegno è ridurre al minimo l’impatto delle nostre attività, ovunque operiamo.
La gestione degli impatti ambientali è un impegno strategico rispetto alle finalità più generali dell’intera attività aziendale, da perseguire tramite gli indirizzi stabiliti dalla Politica di Salute Sicurezza e Ambiente di Gruppo.

Accanto alla gestione consolidata degli aspetti connessi all’Ambiente, con il tempo l’azienda sta maturando una maggiore sensibilità e consapevolezza anche rispetto agli impatti ambientali indiretti legati al business, che sono molteplici e riconducibili ai temi strategici della decarbonizzazione e dell’economia circolare; tra questi, ad esempio, l’impatto della catena di distribuzione, i viaggi di lavoro e il governo dell’end of life dei prodotti utilizzati. È su questi ambiti che in prospettiva si concentrerà l’impegno del Gruppo, a partire dall’analisi più puntuale dell’impatto che sarà incentrata sulla definizione di un perimetro significativo sul quale operare il calcolo delle emissioni di CO2 di scope 3, che insieme a quelle di scope 1 e 2 andranno a completare la misurazione dell’impronta carbonica.

Gli impatti ambientali generati da Gpi sono riconducibili in massima parte a quelli prodotti dalle attività di ufficio.
Riguardano quindi i consumi di energia per le utilities delle sedi operative, quelli di combustibile per la flotta aziendale e la produzione di rifiuti.

Gestione rifiuti - perimetro ITALIA

Nel 2022 sono state prodotte complessivamente 80,26 ton. di rifiuto. Nelle sedi italiane sono state invece prodotte 64,52 ton di rifiuto, delle quali circa il 4,41% di natura pericolosa. Dei rifiuti di natura pericolosa, quelli di tipo sanitario, che derivano dalle attività di tipo infermieristico/chirurgico condotte presso i centri medici Gpi, rappresentano il 12,84%. La gestione del rifiuto viene demandata a fornitori autorizzati e specializzati nel settore.
La frazione di rifiuti prodotti avviati a recupero è pari al 93,96.

Anche per il 2022 l’aumento dei rifiuti può essere spiegato dall’intensiva ripresa delle attività di smaltimento legate alla gestione delle sedi, in gran parte interrotta durante il periodo pandemico. Negli anni precedenti i quantitativi smaltiti risultavano sostanzialmente inferiori rispetto al 2022 (33,34 ton nel 2021 – 6,6 ton nel 2020 – circa 16 ton nel 2019).

Note
2021 – Ripresa delle attività di smaltimento, in gran parte interrotta nel 2020
2020 – Rottamazione esigua dovuta alla riduzione di frequenza degli smaltimenti causa COVID-19

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